Al centro dell’Umbria, “cuore verde d’Italia”, su un contrafforte dell’appennino, estrema propaggine del monte Serano, si erge l’antico abitato di Trevi in una scenografia unica e incomparabile.
…di Trevi la città
che con iscena d’aerei tetti la ventosa cima
tien sì che a cerchio con l’estrema schiena
degli estremi edifizi il pié s’adima;
pur siede in vista limpida e serena
e quasi incanto il viator l’estima,
brillan templi e palagi al chiaro giorno
e sfavillan finestre intorno intorno.
Così descrive Trevi il Leopardi che in un pomeriggio di sole passava per la Flaminia.
Ma qualsiasi viandante, anche se non usa parole e concetti così ricercati, rimane sicuramente ammirato dal colpo d’occhio che offrono le costruzioni con le loro masse e i loro colori caldi evidenziati dal verde circostante.
Nel tratto dell’antica strada consolare che corre ai piedi della collina è frequente imbattersi in turisti che, accostatisi con l’auto al bordo della strada, tentano di catturare con una macchina fotografica l’incanto leopardiano che suscita la visione panoramica di Trevi